La fine delle ferie porta spesso con sé ansia e altri disturbi dell’umore legati all’improvviso rientro alla vita quotidiana, con lavoro e pressioni. Dall’alimentazione a nuovi programmi futuri, esistono però dei modi per rendere il ritorno meno traumatico
Per quanto lo si ripeta continuamente, è impossibile abituarsi: le ferie sembrano sempre troppo corte e spesso il ritorno alle attività di tutti giorni è accompagnato da stress e disturbi che caratterizzano quella che viene definita la sindrome da rientro dalle vacanze. Mettere subito nel dimenticatoio le settimane di pace e relax appena vissute non è facile, così riabituarsi alle pressioni della propria vita lavorativa, e non solo, può generare un po’ di ansia. Esistono però alcuni piccoli consigli che permettono di percepire meno questo trauma e rendere il rientro un po’ più morbido.
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Rientro graduale per prepararsi psicologicamente
Gradualità deve essere la parola d’ordine per attutire l’impatto provocato dalla fine delle vacanze. In altre parole, è meglio evitare di tornare a casa a poche ore dal rientro a lavoro, cercando di lasciare qualche giorno per prepararsi psicologicamente, ritornare con la mente ai momenti di relax trascorso e caricarsi di energie positive per affrontare di nuovo l’ufficio. In questo modo, sarà possibile anche prendersi del tempo per organizzarsi e gestire al meglio gli impegni incombenti, senza la percezione di essere ‘catapultato’ dalle vacanze al lavoro in pochi istanti.
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Pensare subito alla prossima fuga
La fine delle ferie non impedisce di iniziare a pensare a quali saranno i prossimi break. Fuggire con la mente è infatti uno dei modi per rendere meno amaro il rientro, viaggiando con la testa già alla prossima vacanza. In questo senso, i ponti autunnali e invernali offrono un’occasione ideale per cominciare a programmare un weekend fuori porta, un pensiero positivo che può alleggerire lo stress lavorativo.
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L’acqua è alleata di cervello e umore
In molti potrebbero esserne sorpresi, ma l'idratazione è un primo importante passo per curare almeno alcuni dei sintomi della sindrome da rientro dalle vacanze. Con la mente affaticata in seguito al ritorno a lavoro, stress, irritabilità e poca concentrazione sono infatti tra le sensazioni più comuni: secondo Elisabetta Bernardi, biologa specialista in Scienza dell'Alimentazione e membro dell'Osservatorio Sanpellegrino, bere almeno otto bicchieri d’acqua al giorno provoca miglioramenti nella memoria, attutisce i disturbi dell’umore e riduce la sensazione di fatica. Questo avviene in gran parte grazie al magnesio, che “ricopre infatti un ruolo importante per la regolazione dell'umore e dei livelli di stress”.
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L’acqua è alleata di cervello e umore
In molti potrebbero esserne sorpresi, ma l'idratazione è un primo importante passo per curare almeno alcuni dei sintomi della sindrome da rientro dalle vacanze. Con la mente affaticata in seguito al ritorno a lavoro, stress, irritabilità e poca concentrazione sono infatti tra le sensazioni più comuni: secondo Elisabetta Bernardi, biologa specialista in Scienza dell'Alimentazione e membro dell'Osservatorio Sanpellegrino, bere almeno otto bicchieri d’acqua al giorno provoca miglioramenti nella memoria, attutisce i disturbi dell’umore e riduce la sensazione di fatica. Questo avviene in gran parte grazie al magnesio, che “ricopre infatti un ruolo importante per la regolazione dell'umore e dei livelli di stress”.
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Fare sport e uscire… anche a casa
Sole, sport e attività all’aria aperta sono di solito gli ingredienti di base di ogni vacanza estiva che si rispetti. Molte persone tendono a dimenticarsi che tutto ciò è ottenibile anche a casa propria, soprattutto nella bella stagione: ecco perché continuare a praticare sport anche dopo il rientro dalle ferie, concedendosi anche pause all’aperto, aiuterà a sentirsi ancora un po’ in vacanza, con un aumento di endorfine che apporterà benefici a tutto il corpo.
Buon rientro a tutti…
Fonte: Sky Tg24